venerdì 22 aprile 2011

Togliere i sogni, cancellare le speranze, esasperare la dignità umana. Ennesimo scempio made in Italy sotto casa nostra


Ieri mattina si è svolto un presidio di protesta contro la paventata istituzione di un CIE presso l’Andolfato e per l’immediata erogazione dei permessi di soggiorno ai detenuti del campo. I compagni accreditati dalla prefettura hanno svolto un’assemblea con i detenuti spiegando loro la situazione. L’assenza di prospettive se non quella del rimpatrio ha spinto i migranti internati nell’Andolfato ad un atto forte di rivolta pacifica in risposta al quale la polizia ha sparato lacrimogeni e solo grazie alla mediazione dei compagni si è sventata la carica. Molti sono stati i tentativi di fuga, tutti falliti purtroppo, in seguito ai quali alcuni migranti hanno riportato ferite anche gravi. Uno dei fuggitivi è in coma. Molti migranti, la maggior parte continuano a rifiutare il cibo. Ieri sera purtroppo è arrivato il decreto che inquadra l’Andolfato come un CIE. Purtroppo non giunge inaspettato. Stamane abbiamo potuto costatare come i pass dei mediatori esterni non abbiano più nessun valore. Se non altro ieri è stato possibile raccogliere le nomine per gli avvocati oltre che preparare le richieste di protezione internazionale. La situazione resta grave, con l’ufficializzazione del CIE. Preghiamo chi può di raggiungere la caserma.
Centro sociale Spartaco e Comitato antirazzista sammaritano.

Nessun commento:

Posta un commento