mercoledì 27 aprile 2011

Presentazione dei candidati di Speranza per Caserta. Melone: ” Conti comunali, ambiente e politiche sociali per il rilancio della città”


Diversa da ogni canone di presentazione di candidati, quella tenuta ieri sera dalla lista civica di Speranza per Caserta al Teatro Izzo, è stata sicuramente più simile ad uno spettacolo teatrale e intellettuale che ad un comizio.  Dopo la lettura di Gramsci, “Odio gli indifferenti”, si è passati alle presentazioni dei 32 candidati in lista con Nicola Melone, divisi in tre tranches e intervallati dal “Raccontaio” di Luca Rossi, che ha strappato gli appalusi della platea, e dalle letture delle “Città invisibili” di Italo Calvino e di Rem Koolhaas. Un messaggio unico è arrivato dai candidati. Un messaggio solidale diverso dalle solite promesse che ascoltiamo in ogni campagna elettorale. Tutti i 32 candidati di Speranza per Caserta lanciano un solo appello, il cambiamento. Lontani e non vincolati da nessuna logica di partito, ma fedeli all’unico senso che ha la politica, e che oggi è tramutato nell’affarismo, ovvero l’esser cittadino attivo, Speranza per Caserta si appella alla città per cambiarla e farla risalire dagli ultimi posti di tutte le classifiche, dove è sprofondata negli ultimi 15 anni a causa delle amministrazioni Falco e Petteruti. Stanchi, dunque, e senza più fiducia in nessun rappresentante politico, i candidati e il movimento stesso decidono di scendere in campo e provare a cambiare la città con la cultura e la fiducia nei cittadini. Due le apparizioni extra tra le varie presentazioni dei candidati, ovvero quelle di Giuseppe Vozza, scout di Casagiove e tra i fondatori del movimento, e di Antonio Parise, giornalista tra i più conosciuti in Terra di Lavoro. In chiusura, dal palco di un teatro Izzo stracolmo, tanto che la gente non aveva dove sedersi, il professor Melone ha ringraziato i partecipanti e ha dichiarato: “La prima missione che il prossimo sindaco di Caserta dovrebbe fare e che noi abbimao in programma è la revisione dei conti comanuali. Il comune di Caserta rischia di chiudere i battenti visto il grandissimo debito che le ultime amministrazoni hanno lasciato“. – Il professor Melone ha poi proseguito – “Un appoggio importante ci viene dato dalle associazioni, il rapporto con esse è importante, perchè con loro la parola dei cittadini è più forte. Le associazioni sono tutte con noi, unica eccezione è il co.as.ca. che sentiremo nei prossimi giorni per vedere quale linea vorrà seguire“. Riguardo alle politiche sociali, Melone ha poi aggiunto: “Il nostro interesse maggiore è rivolto al sociale, alle classi povere, ai deboli e ai migranti. E’ uno scandalo quanto sta avvenendo proprio ai migranti in questi giorni a Santa Maria Capua Vetere, presso l’ormai ex caserma Andolfato divenuto un CIE fuori da ogni legalità. E’ una vergogna per un paese di migranti e chiederò in una lettera pubblica ai miei rivali di prendere le distanze e mostrare il loro sdegno verso il CIE di Santa Maria“. – Melone ha poi concluso – “Ciò che a noi preme è andare incontro alla gente e non aspettare che loro vengano da noi. Siamo un movimento che non riceve alcun finanziamento e quindi la nostra miglior pubblicità è scendere per le strade, come stiamo facendo ogni domenica, e parlare con la gente, stingere le loro mani e ascoltare la loro voce“.
La scelta di Speranza per Caserta richiede coraggio, ma chi non rischia non vince.

Emanuele Repola

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