domenica 11 dicembre 2011

Delirio di una docente di geografia al Giannone di Caserta che abbassa il voto ad un’alunna perchè ha la pelle nera




Ha dell’assurdo quanto accaduto alla vigilia della festa dell’Immacolata tra le mura della scuola media Giannone. Retaggio di un tempo che fu, e che ancora oggi macchia le giornate di Natale, un atto di vile razzismo nei confronti di una bimba, Simona rea, per la sua insegnante di geografia di avere la pelle nera, e per tanto non meritevole e soprattutto diversa. Da cosa e da chi, l’insegnante dovrà risponderlo solo a se stessa e alla sua coscienza, se c’è coscienza in chi dalla storia non impara. La cronaca dei fatti vede Simona chiedere spiegazioni per un voto ingiusto ricevuto al compito e la risposta di una persona mediocre e infima che l’accusa di esser diversa dai suoi compagni, perchè nera. La bimba tace, torna a casa e la madre nota il suo stato d’animo. Recatasi a scuola si presenta dalla dirigente scolastica che è all’oscuro dei fatti e che, appresa la notizia, immediatamente si precipita nell’aula di Simona e chiede conferma ai suoi compagni di classe, i quali non esitano a ripetere le frasi ingiuriose della professoressa. Dura la reazione dell’ Unione degli studenti:”Noi studenti e studentesse dell’Unione degli Studenti di Caserta, associazione d’ispirazione sindacale, condanniamo a 360° ogni atto di discriminazione che consideriamo di matrice razzista, xenofoba e fascista. Pertanto, chiediamo a gran voce agli uffici e alle autorità competenti di indagare approfonditamente sulla vicenda e di prendere appropriati provvedimenti. È aberrante pensare che nel XXI secolo succedano nelle scuole, che dovrebbero essere centri di formazione e di progresso culturale, atti del genere. – tuona Raffaele Giovine, coordinatore provinciale dell’Unione degli Studenti di Caserta – Noi studenti, rivendichiamo a gran voce che vengano presi gli opportuni provvedimenti contro questa docente e che le scuole si facciano portatori di una cultura che si basi sull’integrazione e sull’antifascismo contro ogni forma di discriminazione – e conclude – Pertanto, ci faremo compito di fare informazione su un’altra idea di cittadinanza sostenendo ancora più convintamente la campagna per i diritti di cittadinanza “L’Italia sono anch’io!”, una proposta di legge per una riforma del diritto di cittadinanza che preveda che anche i bambini nati in Italia da genitori stranieri regolari possano essere cittadini italiani e una nuova norma che permetta il diritto elettorale amministrativo ai lavoratori regolarmente presenti in Italia da cinque anni”. Simona, beniamina dei suoi compagni, non ha smesso di andare a scuola, a dimostrazione della grettezza che ancora riempie il mondo degli adulti, cieci e sordi ai sentimenti.
I bambini invece no, amano senza preconcetti e senza distinzioni, perchè se a un bambino dici <<guarda quello lì è un africano>>  loro ti guardano come si guarda una notizia priva di significato”.
Cantava TuPac: “We gotta make a change. It’s time for us as a people to start makin’ some changes.  Let’s change the way we eat, let’s change the way we live and let’s change the way we treat each other”.

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